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Un simbolo a cui teniamo molto

Un simbolo a cui teniamo molto

Abbiamo scelto di chiamare la nostra associazione “Corona Ferrea”, come il simbolo della città in cui siamo nati, Monza.

Monza 1319, l’Arengario è in piedi da 26 anni e già sta assistendo a un fenomeno devastante.

Una crociata.

Sì, perché da Avignone, il papa, ha inviato un esercito per eliminare gli eretici Visconti, che ultimamente non gli vanno molto a genio, e in più si sono resi colpevoli di aver eletto il vescovo di Milano, nonché, beffa suprema, di aver appoggiato il nuovo sacro romano imperatore.

E vuole scacciarli con una Guerra Santa.

A capo delle truppe papali c’è il fedelissimo Bertrando Dal Poggetto che, dopo un breve assedio, si stanzia proprio a Monza. Qui ha il suo quartier generale dove può infastidire i suoi nemici che stanno a Milano.

Ma soprattutto qui ha sede il più grande simbolo del potere imperiale: la corona Ferrea. Antico diadema utilizzato per le incoronazioni di tutti i sovrani del Sacro romano impero, nell’atto di essere proclamati re d’Italia. Ed oggetto sacro, perché al suo interno conserverebbe nientemeno che uno dei chiodi della croce di Cristo.

Però, la Corona, non si trova!

I monzesi la tengono nascosta per non farla cadere in mani nemiche.

Ed è così che iniziano le indagini di Bertrando Dal Poggetto. Interroga persone, segue indizi, raccoglie prove, ma ha serie difficoltà a venirne a capo.

La stavano difendendo bene gli abitanti, se non fosse stato per quel religioso che, credendosi in punto di morte, spifferò tutto al perfido Bertrando.

Alla fine, i papali, trovarono la corona, e prima che i Visconti tornassero a riconquistare Monza, la portarono via, ad Avignone, ormai residenza del papa da una decina di anni. Spogliando la città di un patrimonio simbolico inestimabile.

Fecero un dispetto enorme. Devastarono il morale della popolazione. In un mondo in cui la fede coinvolgeva qualsiasi settore della vita civile e sociale, derubare una reliquia così preziosa, poteva voler dire far perdere ogni speranza.

Però poi si sa, la storia fa il suo giusto corso e certi piccoli miracoli si possono trovare anche sui libri di storia.

Le suppliche dei monzesi servirono ad evocare la clemenza di un papa che di nome faceva appunto Clemente (VI).

Così questa vicenda, guardandola dal nostro punto di vista, ci insegna che nella storia a volte vincono i cattivi, ma spesso vincono i buoni. Ed oggi la Corona Ferrea è ancora lì, piccola ma fiera e magnifica, nella sua teca protettiva, all’interno del Duomo di Monza.

La Corona Ferrea è conservata nel Museo e Tesoro del Duomo di Monza

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